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Il Senso del Tocco

IL SENSO DEL TOCCO

Accarezzare per essere nutriti

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Le mani carezzevoli parlano VEDONO E SENTONO e sono capaci di esprimere vicinanza, tenerezza, presenza, compassione, amorevolezza, affettuosità, passione e desiderio.

Il Tocco è nutrimento completo e profondo, il primo strumento di consapevolezza della vita stessa e del mondo esterno.

È l’intimo riconoscimento del nostro valore come esseri viventi e unici.

É carezza tutto ciò che, riconoscendo l’esistenza dell’altro, comporta una comunicazione affettiva.

La carezza è uno dei gesti tra i più evoluti, capaci di porre gli individui in connessione autentica l’uno con l’altro evocando pensieri d’accettazione, piacevolezza, serenità. In una parola, di riconoscimento.

Il senso del tatto è il primo a formarsi durante la gestazione e alla nascita è la sensazione più sviluppata contribuendo in modo determinante all’evoluzione del pensiero, del cervello e allo sviluppo dei legami biologici genitori/figlio e interpersonali.

È attraverso la pelle che da neonati percepiamo lo stato di chi si occupa di noi, così come la madre recepisce il nostro umore quando, con istintiva spontaneità, cerchiamo calore, succhiamo, chiediamo cibo e attenzione.

La carezza è una forma di “nutrimento” assolutamente essenziale: non esiste forma di vita che non conosca il piacere del contatto, il senso di benessere e il calore che dona una mano sfiorando la pelle.

Anche da adulti continuiamo ad avere necessità di un tocco amorevole che nutra adeguatamente tutta la nostra essenzialità umana.

La carezza è aprirsi al dialogo, alla condivisione, all’intimità.

É carezza il riconoscimento di sé, oltre a quello che ci donano gli altri: chi non ama e non rispetta se stesso, dentro, in profondità, come può amare ciò che è fuori, altro?

Una carezza è pronta a cogliere ogni piccola variazione nell’altra persona, la vede, la sente, se ne interessa profondamente.

Sentirsi accarezzati, accolti, protetti, approvati… Confermati: tutto ciò rassicura e nutre la nostra parte più antica e profonda.

Le cerchiamo tutti, anche inconsciamente, come gattini affamati: carezze materne, paterne, amichevoli, di approvazione, di consenso, fino a quelle più sublimi, carezze con cui si esprime l’amore. Con cui si dà e si riceve piacere.

L’effetto delle carezze è penetrante e molteplice, vola assai oltre l’emozione di un contatto, l’attestazione d’affetto e di benevolenza: appaga i sensi e la mente, induce il senso stesso dell’esistere.

Esprimersi attraverso la carezza è istintivo, ma non sempre è facile.

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Il contatto rompe barriere personali e cortine di protezione, parla un linguaggio vivo, autentico, che smaschera ogni inganno di sorta nella scoperta reciproca.

Dinnanzi alla carezza occorre essere “nudi”, ricettivi, generosi ed accoglienti, occorre essere realmente disponibili e pronti all’incontro, accantonare il proprio Ego e fidarsi dell’altro, di livelli comunicativi più profondi e viscerali.

Per questo un adeguato e consolante contatto corporeo ci restituisce sicurezza, fiducia in noi stessi e nella vita.

Tra gli effetti più sublimi della carezza, vi è la trasformazione del limite corporale. Sensibilizzare la propria pelle attraverso il contatto e le carezze, equivale a sensibilizzare la propria Identità, avvicinandosi al proprio Sé più autentico.

In questo si produce un’auto-valorizzazione, i propri confini si ampliano perché finalmente ci si sente desiderati e apprezzati.

Non si parla abbastanza di uno strumento così semplice, eppure dagli effetti così grandiosi: noi tentiamo di farlo proponendo in pratica il significato del contatto corporeo con la carezza.

La carezza è un tuffo in un sentire, in un Esserci Altro, possibile, migliore, è l’intimo riconoscimento del nostro valore come esseri viventi unici: un dono assoluto, accattivante, lieve come un tocco, che anche noi vogliamo farvi.

Le terapie manuali (o di contatto) sono probabilmente tra le più antiche in esistenza.

Prima ancora della conoscenza delle erbe e delle piante, la cosa più spontanea da fare era quella di mettere le mani sulla zona del proprio corpo afflitto da un qualsiasi dolore.

Accompagna Alla Carezza Mario Zanoletti