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Riflessologia Plantare

Materia: Riflessologia Plantare
Docente: Silvia Sillamoni
Percorso didattico: classi prima e seconda

 

“Il massaggio è un’arte sottile, non si tratta soltanto di abilità, ma piuttosto di amore. Dapprima impari la tecnica e in seguito la dimentichi…..allora avrai sempre più l’impressione di suonare uno strumento musicale. Il corpo intero diventa come i tasti dell’organo e sentirai in te la creazione di un’armonia” (Bahagwan Shree Rajneesh)

 

Per la Medicina Cinese l’uomo si trova inserito tra cielo e terra. Il cielo è lo yang, illimitato, impalpabile, simboleggia il tempo; esso è paragonabile al cerchio la cui superficie e circonferenza non sono esattamente misurabili.
La terra è lo yin, materia palpabile, misurabile, discontinua e simboleggia lo spazio; essa è paragonabile al quadrato il cui perimetro e la cui superficie sono esattamente misurabili.
L’uomo, unico abitante della terra che si trova in posizione eretta, rappresenta il tratto di unione tra questi due elementi; esso esprime il punto d’incontro e la sintesi tra il cerchio e il quadrato, tra il tempo e lo spazio.

 

In questa visione mani e piedi rappresentano strumenti di interazione tra l’uomo e gli elementi nei quali è immerso. Le mani esprimono la vitalità dell’individuo, la sua capacità di fare ed operare trasformazioni, i piedi servono a “portarci nel mondo”. Essi però rappresentano anche le radici capaci di nutrire e ricaricare energeticamente tutto il resto del corpo.
Il presupposto da cui origina questa antica pratica sta nella convinzione che il piccolo sia analogo al grande per cui “…se il piccolo è invisibile, osserviamo il grande che gli assomiglia e sapremo qualcosa dell’invisibile; se il grande è irraggiungibile tocchiamo il piccolo che gli assomiglia e sapremo qualcosa dell’irraggiungibile.” (Iniziazione all’ON ZON SU”, Ming Wong C.Y. E Alessandro Conte, Mediterranee).La Riflessologia parte da tempi lontanissimi ed è stata trasmessa nei millenni dagli e agli uomini per migliorarne il loro stato di salute e benessere.


 

Il metodo ZaMa è stato sviluppato dall’Associazione ConSé dal 1990 ed ancora oggi è in continua evoluzione.
La scuola di Riflessologia ZaMa dopo anni di studio e ricerca e, non per ultimo, di molta esperienza, ha dato origine a proprie mappe di punti riflessi sui piedi ed ha elaborato un sistema di interpretazione della morfologia degli stessi che consente di ricavare dati sia fisici che caratteriali della persona a cui appartengono. Questi dati rappresentano per l’operatore, nonchè per la persona stessa, informazioni utili e preziose per un percorso terapeutico efficace e profondo.
Il corso prevede lezioni frontali teoriche e pratiche in tutte e tre le classi e molte ore di tirocinio su tutti e tre gli anni al fine di fornire agli allievi tutte le nozioni necessarie per svolgere la Riflessologia Plantare ad alti livelli di competenza e consapevolezza. Tale disciplina, che costituisce l’indirizzo formativo finale del percorso scolastico, rappresenta uno strumento analitico e terapeutico importante e potente che va a completare l’ampio quadro di abilità che definisce il professionista della Medicina Naturale nella sua visione olistica.